giovedì 25 maggio 2006

DeLiRi DiVersi

Mosca
Non esisteva luogo

in cui non fossi
aria. Perdendomi
in anonime ali
da sterco sollevata
volare
avrei voluto
ma pesi specifici
di tarli nel cuore
mi bucavano l'anima
sì che ad ogni luna
precipito.


nessuna citazione, per i miei amati commentatori isterici...piuttosto, "autocitazione".
non riesco a esprimere i pensieri in prosa oggi, ed è una cantilena stanca quella dei giorni spenti nel mese delle rose, dove il sole si attarda sui tetti delle case, e la voglia di fare piano sbiadisce, mentre il cielo ingoia il sole, nell'ultimo sbadiglio.
Delusioni parallele o perpendicolari, non c'è ipotenusa o teorema che misuri lo sconforto, quando le persone d'improvviso vetro ti appaiono nella loro fragile, precaria natura, tu che ti credi -sciagurata- immortale e per la prima volta sollevi il dito quasi a dire "verrà un giorno...!". non è la vita sogno, nè sandali ai tuoi piedi, nessun cilicio con cui autopunire la tua seppur giusta presunzione...cedi, e cadi, tu e le tue ali di cera sciolta, Icaro fasullo, maledetta regina senza più trono nè voce.
Senza più pace.
adieaux.

p.s. domani mantova, (non servirà ricordare la tua ombra, siamo nel 2006...ma chissà che non sia un segno, fiera permettendo, di qualcosa di buono).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)