martedì 23 febbraio 2010

SONO NEL BAGNO

e a un certo punto sotto i miei piedi si apre un mondo, proprio all'altezza del tappo di gomma nera che sigilla l'ambiente e la temperatura, che non è la temperatura ambiente.
I fumi delle spume odorose confondono, insieme al verde, e improvvisamente metto a fuoco e la finestra è diventata una porta, e il soffitto un pavimento immenso pieno di spechi.
Posso osservare albe come fossero tramonti, ma tramonti strani, dove le montagne sono nero che insegue il giallo, come vernice rovesciata le vedo colare tremole lungo la parete cielo in carta lucida.
E poi, maniglie che si sollevano come promesse o sorrisi.
A un certo punto quella nebbia però scompare.
E siamo di nuovo io e me, in mezzo all'acqua ormai torbida.

venerdì 5 febbraio 2010

ogni volta che nevicava

la tanita ascoltava nenie malinconiche e piangeva per gioco senza sapere mai bene perchè.
era come se il dolore la abitasse continuamente,
una maledizione alla quale non era possibile sfuggire, per certi strani moti del caso,
e la terapia consisteva nel riempire a tempo record centinaia di fogli di carta da lettere che mai nessuno avrebbe letto.
ma lei pareva accontentarsi in quei momenti di leggere sè stessa attraverso le parole che nel frattempo avanzavano incerte sul supporto ormai unto, a fotografarle una realtà che continuava a negare come se depositando le sensazioni sulla penna quel ciarpame appartenesse a un'altra sfortunata.

mercoledì 3 febbraio 2010

Qualcuno lontano piange.

E' notte e stranamente un bambino piccolissimo ha iniziato a piangere oltre il muro della cucina, come se fosse la proiezione di un male interno, a cui non diamo nome perchè anche se nessuno ci creda non ne abbiamo la più pallida, e via dicendo.

Sento il suo pianto e allora devo aprire la finestra, è il personaggio che fa tutto, gli viene fatto notare nel frattempo che ha indossato anche la felpa dal lato sbagliato, come al solito giustificandosi con il non convenzionale e tutte le altre robe che poi critica negli altri quando in questi sono ragionate nel dettaglio, strategie da guardaroba o da rotocalco, ma a chi lo vai a spiegare se non all'esposizione di grucce dai nomi come le vite dei dodici cesari, braccia plastiche che si allungano avide a sorreggere pezze del mercato delle pulci o cimeli dei cestini dei saldi dei saldi, guadagnati tra bionde cellulitiche e mamme identiche.

Il personaggio apre la finestra, ascolta quel pianto e vorrebbe essere di colpo quel suono stridulo, per andare a dormire tranquillo, come il gigante buono del miglio, avendo tolto la pena al più debole, che è l'unica cosa che distoglierebbe dal pensare al suo di male, maledetta o maledetto, questo male che inventandoselo giorno per giorno ha finito col rendere vero, e ora lo guarda e gli solletica lo stomaco e le sacche lacrimali muovendo le emozioni a capriccio, corde dell'anima che pillole e rimedi d'erboristeria hanno già ampiamente contribuito a confondere.

e poi il ricorso ai proverbi delle canzoni, per andare a dormire.
cause a heart that hurt is a heart that works,
no one can take it away from me....
no one can tear it apart...

martedì 2 febbraio 2010

POSOLOGIA DEL DOLORE: dose, modo e tempo di somministrazione.

- Fate scivolare lentamente sotto la lingua una dopo l'altra le gocce amare che inevitabilmente la salivazione inizierà a produrre aiutandosi con la bile, che nel frattempo deve essere mantenuta sotto controllo con respiri e massaggi locali, affinchè non evada dalla sua sacca contaminando coledoco e fegato.
- Se siete al lavoro, assicuratevi di abbassare la testa dietro lo schermo della macchina infernale, creatrice di questi disguidi, facendo attenzione a che le lacrime acide non bagnino la tastiera che altrimenti dovrete pulire alla meglio con il bavero della giacca, mimando una certosina operazione di pulizia da ciuffi di polvere, capelli o punte di matita che si sono casualmente proprio nello stesso istante incastrate sulla tastiera.
- Piangete piano, ingoiando i singhiozzi e cercando di incanalarli dentro lo stomaco, senza emettere rumori. (potete esercitare questa pratica a casa, mandando giù per la trachea un uovo sodo tagliato per il lato lungo in due metà coincidenti).
- Se il pianto diventa troppo copioso o non avete a disposizione abbastanza pixel o pollici a difendervi, adottate la tecnica della congiuntivite, o del raffreddore, o delle influenze che seguono le lettere dell'alfabeto. Coloro per i quali il vecchio trucco della lente a contatto o della ciglia nell'occhio risulti non obsoleto, possono continuare sulla falsariga della vecchia scuola comportandosi come da manuale.
- Assumete due volte al giorno i vostri fallimenti, le risposte sbagliate alle domande che non avreste dovuto fare, le disattente attenzioni che vi si riservano, gli interrogativi senza punto. Questo migliorerà la circolazione dell'angoscia lungo le viscere, evitando di appesantire il cuore e paralizzarlo col tempo.
- Evitate luoghi aperti, finestre, balconi, così come luoghi chiusi quali stazioni di metropolitana, camere con lampadari, armadi. Tenete lontano dalla vostra portata tubetti dai nomi fantasiosi come porte di cristallo verso altri mondi, bottoni colorati che se assunti per molto tempo diminuiranno l'effetto del prodotto, fino a farlo scomparire.
- Respirate a fondo, cercando di sentire l'effetto del prodotto sotto il petto, all'altezza dello sterno, dentro le meningi, sulle punte delle mani e dei piedi che tenderanno in alcuni soggetti ad improvvise alterazioni della temperatura (troppo fredde o troppo calde).
- Approfittate del flusso di sangue verso il cervello per ripassare mentalmente il volto delle persone che vi hanno somministrato involontariamente questo farmaco, e pianificate per i suddetti un'adeguato trattamento.
- Non dimenticatevi di pensare che il prodotto è ad uso del singolo, a volte di intere comunità ma ha effetti differenti a seconda dei soggetti interessati e della dose consigliata.


Non sono stati riscontrati effetti sulla capacità di guidare, anche se consigliamo di aspettare almeno un'ora prima di mettersi alla guida di qualsiasi mezzo di trasporto.
Gli effetti del prodotto sono invisibili per gli altri, a meno che questi ultimi non lo abbiano assunto a loro volta o riconoscano la patologia per vicinanza di sangue o d'intenti.

Interazioni:
-dipendendo dai soggetti, l'uso della musica può ridurre, amplificare o annullare completamente gli effetti di DOLORE.
- se associato a droghe, può avere effetti indesiderati. In tal caso, chiedere assistenza spiegando per quanto tempo si è assunto il prodotto e in quale dose.

Precauzioni d'uso:
- si consiglia di assumere il prodotto a stomaco vuoto.
- tenere fuori dalla portata dei bambini, degli anziani, o di affetti da patologie cardiache o insufficienza respiratoria.

- Se assunto nelle dosi consigliate, il prodotto riesce ad indurire completamente la parte blanda che risiede nel corpo rendendo l'individuo immune alla maggior parte degli eventi della vita propria e degli altri.

CONTROINDICAZIONI:
- I sintomi di sovradosaggio possono essere letali.
- Sono stati registrati sintomi schizofrenici, lieve isteria, cambiamento repentino d'umore e sporadicamente risata, quest'ultimo comportamento, le cui cause si stanno ancora analizzando, non deve assolutamente essere confuso come risultato di altri trattamenti, anche se tuttora risulta di difficile interpretazione clinica.

AVVERTENZE:
-Gli effetti del prodotto, una volta assunto, non possono essere rimossi.
-Conservare nello spazio mentale più lontano dalla coscienza, perchè si mantenga a vita o si manifesti durante il sonno senza lasciare traccia.

Se la felicità persiste, contattare il medico.