venerdì 9 dicembre 2005

Malinconia

un anno fa...come vanno via in fretta il tempo e i ricordi, e con essi, il volto delle persone care e amiche...
come una gigantesca nuvola di polvere che tutto avvolge meno che la tua ombra
-sembra di vivere una nebbia.

mi manca la mia donna...la mia ballerina. Forse l'ho amata, forse no, ma pagherei per tornare indietro a quei pomeriggi in cui i confini erano così labili tra i sentimenti che credevo fossimo la stessa persona che per comodità si era scissa in due (o in quattro, essendo ME e IO i capisaldi della mia teoria sull'umano- santo Freud!)

adesso avrei voluto le sue mani, i suoi abbracci, un pò della sua forza e della sua dolcezza, che sempre impeccabilmente le disegnava il viso angelico con un sorriso.
lei era me e io lei, una comunione mai piu' ritrovata con nessun'altra persona a questo mondo, unico il modo di pensare, identiche le nostre vite, tant'è che ci saremmo potute definire sorelle, mogli o madri l'una dell'altra.

un anno fa -ricordo benissimo- ero appena entrata in casa. il tempo di sorprendere quel corpo che danzava, e danzando disegnava tutt'intorno l'armonia di forme perfette e sicure, che solo grazie a lei acquistavano la dignità di oggetti e spazi e volumi.
Sulla porta, le buste della spesa in mano, immobile, incantanta dalla poesia che veniva fuori da quella piccola donna, avevo iniziato a piangere.
piangevo via il dolore e la sofferenza figlie dell'incertezza..a sua volta generata da quella volontà di non scegliere- e l'anno scorso, di questi tempi, stavo per fare una scelta a suo modo rilevante tra cuore e cervello-...

non vi siete mai fatti prendere da un corpo che balla? non sembra un miracolo, la semplicità di gesti armonici che penetra in ogni singolo atomo del corpo e rapisce, e commuove, nel momento stesso in cui sentiamo che a dispetto della leggerezza che ci sta davanti, noi siamo pesanti, e stanchi eppure in qugli istanti saremmo capaci persino di improvvisare un volo ,scomposto e sgraziato, ma pur sempre un volo?

vorrei tornare indietro a quel giorno, in cui ho scoperto che un piccolo cuore può beffarsi di Galieleo e Newton, e degli anni spesi a misurare leggi di gravità e peso dei corpi.
Perchè lei volava, e insieme al suo ricordo, anche la mia mente adesso fa lo stesso, regalandole il piu' dolce dei saluti.

mi manchi, amica mia. mi manchi da morire.