lunedì 26 marzo 2007

e un'altro anno è passato...

un mese che non scrivo. un mese in cui è successo di tutto. qua i giorni scivolano via e la cognizione del tempo e dello spazio si dissolve.non sai mai chi sei, nè perchè nè quando. essere. essere e basta. non lo facevo da una vita. e mi piace. qua è già estate, e il sole bacia la sabbia, e la pelle inizia a prendere colore. si ritorna in spiaggia, senza i tuoi amici che da qualche parte, dispersi per i paraggi di Buenos Aires, bevono mate e ti inviano mail dicendo che lo hanno fatto pensandoti. un abbraccio lungo una costa. Ed ecco che ancora una volta, spiaggia e argentina si fondono, nei contorni multicolore di asciugamani e percussioni. e torna la vita, in spiaggia, iniziando dalla vigilia del tuo compleanno. il cielo ti regala di passarlo con una banda di scalmanati e allegri percussionisti, detti "buena onda". Che vuol dire, in una parola, tutto. I sorrisi, la gioia di vivere, ballare in spiaggia e giocare a palla, fare casino, e tutto il mondo là a guardare te e Frances sorridendo di riflesso alla vostra gioia tutta argentina fatta di niente, della semplicità di sorridere e giocare e ballare. Torna la gente a chiamarti "tana, tanita" il tuo caro soprannome che pensavi nessuno più ti avrebbe ridato dopo la partenza dei mitici tato, luciano, seba, claudio e compagnia. Invece sei là in spiaggia, con altri argentini, ancora una volta, di buena onda, e basta parlarsi un attimo per essere amici, fratelli, per chiamarsi "hermano", aspettare la mezzanotte che è quella del tuo compleanno mentre l'ultimo raggio di sole in spiaggia vi saluta, e marcelo esordisce con: "guardate, l'ultimo raggio di sole in spiaggia, sta tramontando e illumina i migliori, che siamo o saremmo noi, la gente felice, i più simpatici, quelli che se lo meritano. "alza la sua birra, indica il sole e: tanita, a medianoche va a ser tu cumple. il compleanno è un giorno speciale, e anche se non ti conosco bene, la tua faccia mi dice che non è proprio un bel periodo. beh, italiana occhi tristi, a mezzanotte tutto ciò cambierà. a medianoche vos sos la Reina, la reina de la noche. Acuerdatelo. " E reina sono stata, difatti, con tanto di corona in testa e guanti neri, mezzanotte a casa a bere ricordando lo scorso anno con la notte bianca di milano, mentre ora a farti gli auguri è gente dal mondo, e ti sembra strano, e sei circondata da amici inglesi, francesi, spagnoli, italiani.. e si continua, telefonate ke arrivano e ti sposti in un appartamento argentino, dove gente che manco ti conosce ti ha pensato come fossi na sorella, preparandoti feste e regali a sorpresa che non ti aspetteresti, vorresti piangere dall'emozione, ma sei troppo ubriaca per farlo..e via allo Stereo, a ballare e fare foto, sorrisi...due ore di sonno a casa (due davvero, 9-11) e alle 12 tapas al Lizzaran.
Ti rubano la borsa, te ne fotti, e via al Parco Moran, dove i tuoi percussionisti ti cantano Feliz cumple, e il giorno trascorre in musica, e risate, e muoverti al ritmo dei tamburi con una ballerina di samba brasiliana conosciuta al parco, tutto il mondo a guardarti e sei felice, nessun problema oggi e tanta felicità, il tuo corpo è materia che si muove al ritmo della musica, ed è gente che non parla la tua lingua ma sono la per te a cantarti la canzoncina, Bombon, tanita, a farti sorridere, a insegnarti ancora una volta che non è la comunanza di lessico che aiuta, ma la maniera di essere dentro, il corazòn conta, el alma, e tutto è vita e colore. oggi mi sveglia un nuovo sole, con incubi italiani molto prossimi, ma hai avuto i tuoi sorrisi e in mezzo a questi c'era il tuo papi, a strizzarti l'occhio e inviarti angioletti che te cuiden..a prendersi cura di te, inviandoti la carezza di colori e musica, e baci nei raggi di sole. 22 anni. il numero del loco, in argentina. il 22. la vita si preannuncia differente. ma qual'è la vera vita? la vida es sueno, semplicemente. e se è così, continuate a regalarmi il vostro arcobaleno, e non vorrò svegliarmi più.