domenica 26 febbraio 2006

una FAVOLA!

"non c'è niente che piu' mi ferisca..di un sorriso forzato e
di una presenza inquieta che mi sapventa e
debilita
le mie difese..."

ecco qua...in una giornata stranamente soleggiata ad ascoltare stancamente una playlist sperando ke il sole compia il suo giro per evitare di farmi pensare abbastanza..provvederà sicuramente statistica a evitare ke ciò accada!!

" l'eterno delle tue parole...sparse.............
hai hai scritto a me..su un foglio senza nome..e hai raccontato una storia trasparente..."

è troppo bello il testo di alcune canzoni per impedire alle dita che corrono frenetiche sui tasti di scrivere andando a tempo di musica..
ieri troppe emozioni..
la mia ballerina, sempre piu' bella, sempre piu' dolce, sempre speciale..
e gesti dimentikati ti sembrano di colpo quotidiani, come se quel laccio ke ci lega in realtà fosse sempre là, -non guardavo in basso ieri, troppo il timore di vedere le nostre caviglie legate da rosa di raso camminando-aperitivo, annego nell'alcool, a un certo punto avrei voluto nuotare in quel bicchiere, si ,nuotare, come in una immensa piscina di rum appoggiata al bordo del vetro su una fettina di limone..

cubalibre, cubapestato, mi fa un cubalibre?, un cuba per favore, cuba, rum e coca grazie..

cambiava solo il modo di rivolgermi al cameriere di turno, ma la sostanza era quella...
e piu' cercavo di annegare piu' i fantasmi si affacciavano nel cervello..nomi , posti, e facce che vorresti dimenticare perchè è meglio così, nomi posti e facce che ti bruciano sotto la pelle come sale su sangue, i tendini urlano, le mie meningi piangono, e allora la musica interviene a dirmi basta, a ricordarmi che ci vediamo alla fine, a quella brutta fine, per la precisione, a quella fine pessima..
e grida sono diventate le parole, e birilli eravamo io e claudio nel pogo generale, in cui" spallate di energumeni carezze divenivano" perkè nell'estasi della canzone danzavamo la nostra impossibile danza, invasati, come baccanti forsennate e senza un briciolo ormai di controllo su sè stessi..-l'alcool aveva fatto il resto-
il palco del rolling stone ci accoglie e ci abbandoniamo all'ennesimo bicchiere, ci sentiamo lungimiranti e nei suoi occhi vedo la mia stessa luce, luce di rum e felicità , quella felicità che si misura a bicchieri, e che per lo meno facendoti perdere il senso della vita te lo regala in semplici istanti che poi bruciano velocissimi, nel momento dopo in cui, come adesso, li ricordi.
ma oggi sto bene, grazie, risponderò a tutti quelli ke me lo kiedono..
e baci per tutte quelle facce ke spariranno presto dalla mia testa, e che il ricordo contribuirà a spogliare da qualsiasi sentimento, sia esso dolore, rimpianto, rimorso, rabbia, solitudine, malinconia.

guardo claudio, al mondo c'è qualcuno che è me, non ho bisogno di specchi, lo so, lo sa anche lui,siamo sul palco adesso, non scenderemo mai.
non siamo soli.
non lo saremo.
mai piu'.