lunedì 23 ottobre 2006

ADDIVEDERCI

addio...o arrivederci?
i giorni passano qui, e c'e ankora il sole caldo sulla pelle e sabbia ovunque.
non ci andavo da un po', a dir la verita', coccolandomi nel letto mangiando giuggiole in compagnia di becky mentre guardiamo Nemo in inglese - Nimo, per come lo pronuncia lei- e tossiamo a turno, con la sincornia perfetta di due lancette d'rologio (in cui chiaramente io sarei le ore e lei i minuti).
il venerdi cena da tato per il suo compleanno, grasse risate ma un nodo in gola quando mi dice che tra una settimana parte, per non tornare piu'. siamo sul terrazzo a bere mate dopo cena, mate e ruhm, fumando sigarette mentre mi parla dei tramonti di buenos aires, tramonti lunghissimi e caldi, il sole sembra quasi non voler scomparire-mi dice- e ,vedi, e' questa la magia che...Tanita, ma sei triste?
non parlavo. semplicemente cercavo di fissare nella mente i suoi lineamenti, la sua faccia, ogni singolo tratto, le mani, le braccia che chissa quanto bramano di stringere un'altra volta la sua "señora", come la chiama lui, o di prendere in braccio i suoi nenes, un maskietto e una femminuccia di cui mi mostra orgoglioso i messaggi: "papi torna presto, feliz cumple, ti amo e mi manchi."
mi manchi.
anche a me mancherai, tato, mi dico. e forse lo dice anche la mia faccia, perche' lui si ferma e continua a dirmi che hai tanita, que pasa tanita, sei triste? non devi essere triste tanita, non voglio che tu sia triste. abbiamo ancora una settimana per vederci e poi chi puo' dire cosa ci succede, tana? il mondo e' cosi' piccolo, il destino cosi' fantasioso. e ti dico una cosa.
pausa. butta l'erba, ne sistema della nuova. l'aqua scorre bollente sull'erbamate.gira la "bombiscia" nel bicchiere, e mentre me lo porge mi dice:
"oyeme. potro' avere 40 anni, 50, 70, potro' avere nipoti, e figli dei nipoti, ma NUNCA - aspira il fumo- NUNCA potro' scordarmi de vos, tanita. llevare conmigo tu splendido recuerdo, el recuerdo de la tanita, y como se tomaba el mate, y como borges la encantaba.
naturalmente ho iniziato a piangere, non so se di felicita' o di tristezza..
e ieri in spiaggia, era cosi' dolcemente malinconico, una sottile sensazione di sofferenza, il presagio di qualcuno che se ne va, e mentre bevevamo mate con tato, e seba, e luciano, non reggo e corro a sedermi dietro di lui, lo abbraccio e gli dico: te extrañare. ya ahora te extraño.
e lui : no, tana. ascolta: io ti chiamero', te lo prometto. ti kiamero' dall'Argentina, da li', da cosi' lontano, tu non lo credi ma io te lo assicuro, ti chiamero' e parlero' con la mia Tanita, e ti aspettero' sai? ti aspettero' in quella Buenos Aires che tu dici che ti incanta, e mi dirai, e berremo ancora mate e rideremo tana. e anke se non ci dovessimo incontrare piu', beh...ogni volta che berro' mate ci sarai tu, nei miei ricordi, e ci faremo compagnia, amici di una vita que ya no vuelve. todo se aleja. `pero' sorridi. e tutto il buono che hai dentro, portalo con te.
e' sera, torniamo a casa. vado a vedere il real. tutto normale, e poi un messaggio:
"yo te dije tanita que nunca me olvidare' de ti. ya anote' tu numero de movil en mi ajenda. para nunca olvidarte.te quiero tanita. "

anke io ti voglio bene amico, gli scrivo.
non mi sono mai trovata di fornte a un addio del genere. e siccome il mondo e piccolo e nunca se sabe lo q pasa, ebbene , ke questo sia un'addivederci, e fara' meno male ingoiare la pillola di cui gia' sento il sapore amaro in fondo al palato.

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