venerdì 10 maggio 2013

Emergenze


Duino.  

Attraverso un albero bianco,
delle maschere, 
volti d'arpia
o dita di pianoforte, 
mi stavano sussurrando nel vento
la verità, 
e non riuscivo a carpirla. 
Così la pioggia, 
nel morse delle grate, 
scolando giù per la tettoia. 
Non riuscivo a decifrare nessuno 
di quei codici. 
Consapevole di questa negazione, 
si calmò l'animo mio addormentato,
e caddi, 
"come corpo morto cade". 

27 aprile 2013. h00,57. 

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