sabato 17 settembre 2011

R.I.P.

Padre mio,
con la letteratura ti ho portato
verso il mondo di coloro che non tornano.

Com'è stato il proseguo del tuo viaggio?
Avrai incontrato già d'Ercole le alte colonne,
e un traghettatore stanco, barbuto al pari tuo,
avrà saggiato la bontà della moneta.

Con chi - dimmi - con chi dialoghi?
Quale vecchia conoscenza, quale abisso
nel tuo iride d'olivo, per noi bianco?

Sono nuvole o fiamme l'orizzonte,
o una lunga e bianca stanza
dove l'eterna attesa sono i giorni?

Dietro di te, una pioggia d'interrogativi
si distende, tra quelli che hai lasciato,
inconsapevolmente,
a luce spenta.

O forse siamo noi dentro l'epigrafe
"Riposa in Pace", e non ce ne accorgiamo.

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