mercoledì 21 febbraio 2007

Ancora Italia...

I know, you love the song but not the singer
I know, you've got me wrapped around your finger
I know, you want the sin without the sinner
I know
I know, the past will catch you up as you run faster
I know, the last in line is always called a bastard
I know, the past will catch you up as you run faster
...I know....
I know, you cut me loose in contradiction
I know, Im all wrapped up in sweet attrition
I know, its asking for your benediction
I know,I know
I know, the past will catch you up as you run faster
I know, the last in line is always called a bastard
I know, the past will catch you up as you run faster
I know
I know

I know, the past will catch you up as you run faster
I know, the last in line is always called a bastard
I know, the past will catch you up as you run faster
I know
I know.


Matera. Po
rta sempre con sè un certo malessere, anche se sorrisi. Sono di nuovo in Italia, lasciando casa "mia", con le sue finestre aperte sul mondo stile colosseo, e operai argentini troppo chiacchieroni che mi regalano maglie e parlano di storia, e i rimproveri del dueno, i pianti, le paci, i baci, i sorrisi, le valigie alla stazione, l'acqua, la resaca, la flaca, la rubia nel black dog, cartoline e promesse a riannodare le fila della storia prima di salire sul treno e bloccare il "rec" sul nastro spagnolo. Girare la cassetta, accendere "play" dove si era interrotto quello italiano. Le due vite si inseguono, ma fra i due lati il "b" per ora rimane il migliore. L'arcobaleno e il caldo si spengono a Roma Ciampino, ma basta il sorriso e l'abbraccio delle mie STAR a farmelo tornare. Sono a casa, Roma, il successo non cambia nemmeno di una virgola nessuno, e nonostante biascichi ringraziamenti bilingue (sei ancora inceppata, cacchio), ma sorridi ritrovando tutto com'era e il tuo spazzolino al solito posto alla destra del lavandino, come se non te ne fossi andata ke per un week-end, lasciando là gli oggetti distrattamente, sapendo di ritrovarli al loro posto, dove amorevoli "mani" dei tuoi amici improvvisatisi mamme le avrebbero riposte, per fartele incontrare ancora. il sentirti sicura, e certa. il verde in testa e in bocca. Grazie, amici.

Ieri Matera. Pianto, occhi neri. Di colpo apro l'armadio, afferrando tutte le tue cravatte e indossandole. il resto è la testa che picchia forte contro il muro, fino a che l'alt è una chiazza rossa sul pavimento che arriva direttamente dal naso. Non sono ancora adulta, per affrontare l'abbandono. Spero mi perdonerai. Annego il giorno in due mojiti e dietro la maschera da bambola di pezza, ciò ke piu' mi si addice nel ciarpame che è adesso la mia vita.

But show must go on...next stop: Milano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

e quindi ben tornata...il tempo passa davvero in fretta, qualsiasi sia la di lui percezione, lui scorre.
porta via tante cose..alcune le lascia (nel cuore) ma ne aggiunge anche, no?non puoi che essere forte, e poi, non sei sola.
un abbraccio.