domenica 11 giugno 2006

fra meno di 24 ore...

angoscia....e pensieri più o meno candidi.
scrivo senza filtro...
ormai la mente è obnubilata, sono sparite le bianche colombe, uno stormo di corvacci neri intorno, sento il loro isterico sbatter d'ali a pochi centimetri dalla faccia..soccombo, e qui a casa del mio vicino..ho un fuoco dentro, in senso fisico e mentale, e il quesito è sempre lo stesso, per ingannare i tempi morti, quale sarà tra la fiamma biforcuta a spegnersi per prima.
mi sento semplicemente incolore. una massa grigia, la nebbia, che ritorna spesso e ogni volta non è mai la stessa di prima.
io, quella che ero allora, non sono la stessa. non lo sarò domani, nel girono ennsimo di prova.
reinvento maschere continuamente, e questa tendenza demiurgica mi assicura la sopravvivenza, ma mi sfianca.
vorrei partire domani o mai.
vorrei una porta tutta aperta o tutta chiusa.
vorrei un bianco e un nero.
annaffio l'ansia con bicchieri di vino, anche quello troppo annacquato, o troppo poco.

1 commento:

Fornaio di Notte ha detto...

Non desiderare il bianco o il nero. La vità è bella perchè ha millemila sfumature non solo di grigio, ma di rosso come le foglie in autunno, di azzurro come un bel cielo d'estate, di verde come i prati delle colline in primavera. Il bianco della neve d'inverno non e' mai bianco allo stesso modo. E anche il nero di questa notte non e' solo nero, ma è colorato da questo pensiero che ho deciso di lasciarti.