immobili come un ossimoro.
La particella impazzita,
cosa ne sarà della sua strada.
Si annega, si asciuga.
E i segni sulla pelle, quelli del tempo
o della vita.
E se le cose fossero semplicemente
così: molli come questa carne.
Come le cosce nello specchio,
come le forme della donnamamma,
nella sostanza ancora infante.
E se riuscissi a contenermi,
a tenermi con me, almeno.
E se finissi domani,
bruciata dal cerchio di fuoco
per un salto estremo, mal calcolato?
Piccole mani spettinano i pensieri,
e tirano i capelli come campane,
per riportarmi a me, a lei,
a noi.
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