Padre mio,
con la letteratura ti ho portato
verso il mondo di coloro che non tornano.
Com'è stato il proseguo del tuo viaggio?
Avrai incontrato già d'Ercole le alte colonne,
e un traghettatore stanco, barbuto al pari tuo,
avrà saggiato la bontà della moneta.
Con chi - dimmi - con chi dialoghi?
Quale vecchia conoscenza, quale abisso
nel tuo iride d'olivo, per noi bianco?
Sono nuvole o fiamme l'orizzonte,
o una lunga e bianca stanza
dove l'eterna attesa sono i giorni?
Dietro di te, una pioggia d'interrogativi
si distende, tra quelli che hai lasciato,
inconsapevolmente,
a luce spenta.
O forse siamo noi dentro l'epigrafe
"Riposa in Pace", e non ce ne accorgiamo.
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