mercoledì 11 aprile 2012

pensieri numero 15.

per la follia della tana, che poi diventava la bambina,
non c'era verso nè modo.

Le cose la sconvolgevano raramente, le cose più stupide e senza senso, allora diventava vittima e aggressore, e maldiceva chiunque nel raggio di diecimila chilometri a partire da lei, maldiceva lei, il payaso, buenos aires, la signorina di skype che le apriva un varco nello stomaco ogni volta, ma non per cattiveria, no, lei non era cattiva, erano i legami, il passato che non torna, lei pensava questo quando guardava le foto, ma non gliel'avrebbe mai voluto dire e quella sera io la guardavo e sapevo, sapevo che dentro di lei qualcosa piano si disfaceva con ogni singolo pixel ma non avrebbe osato raccontarlo a nessuno, neppure a lui, a lui che forse era l'unico che poteva tirarla fuori ma lei non si sarebbe lasciata aiutare. neppure quella volta.

E così, rouge o noir et rein ne va plus, riprenderai il bagaglio con il quale sei andata via, tanita, che te ne fai cosa ti rimane, c'è gente che vive amando e c'è gente che torna a innamorarsi ma tu no, tu vivi gli amori degli altri tana, tu sei nata così, tu hai voluto essere così, tu hai scelto la tua condanna e l'invetabile non glielo spiegherai mai, a nessuno, come fai a spiegarlo, lo conoscevo io quell'inevitabile, ero con te in tutti gli sguardi, sotto tutte le pance, tra i fili di capelli che rimanevano impigliati nei tessuti, io sono l'unica che conosce il tuo limite e il tuo inevitabile tana ma tu mi costringi alla sordità e alla bocca cucita, perchè è più importante per te che gli altri non vedano tutto allora racconti altre storie che passano per tue, ma che sono vere solo per metà, come mani di vernice accumulatesi con cura sullo sgangherato cancello di un giardino ormai sfiorito.

Se potessi raccontarlo, il tuo giardino sfiorito, a qualcuno che capisca ma non per farti dare la ragione, per portare il discorso come i pazzi di Bateson a un altro livello, in un altro contesto di decifrazione, le hai provate tutte donne e uomini e ancora una pancia non ti ha risposto, perchè le pance non vogliono...